Nel dicembre 2018 si sono concluse le attività di “Caratterizzazione della Segale (Secale cereale L.) per la valorizzazione del Parco dell’Etna” realizzate dal Parco in convenzione con il Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agrarie e Alimentari oggi Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente Di3A dell’Università degli Studi di Catania. Il lavoro svolto ha fatto emergere che il germoplasma di Segale oggetto di indagine, conosciuto dialettalmente come “Immanu” o “Irmanu”, è una popolazione locale acclimatatasi nel territorio etneo da lungo tempo. Per detta popolazione è stata richiesta l’iscrizione nella sezione “varietà da conservazione” del Registro Nazionale delle Varietà, ed è imminente la pubblicazione del relativo decreto MIPAAF. I risultati ottenuti hanno spinto il Parco a compiere un successivo sforzo al fine di definire modelli produttivi agricoli che possano valorizzare il genotipo locale di Segale in avvicendamento con altre colture erbacee (graminacee e leguminose). E’ stata attivata una nuova convenzione per la messa a punto di modelli produttivi settati sulla realtà agricola del Parco, caratterizzata da un’agricoltura di piccola scala, promiscua, orientata alla sostenibilità agroecologica ed economica alle filiere produttive tradizionali .
Si punta a definire sistemi aziendali multifunzionali, integrati sotto il profilo spazio-temporale (colture in consociazione e in sequenza) specifici per quest’area protetta. Gli obiettivi da raggiungere sono molteplici:
- recupero e la valorizzazione delle varietà da conservazione di frumenti siciliani, duri e teneri, di legumi, un tempo diffusi nel territorio etneo (funzione produttiva),
- definizione di un management agronomico di tipo conservativi con la calibrazione degli interventi agronomici sul livello più contenuto di potenzialità produttiva del territorio, la cui vulnerabilità peraltro richiede interventi urgenti (funzione protettiva),
- valorizzazione delle coltivazioni in termini di fruibilità degli aspetti paesaggistici derivanti da un ambiente rurale diversificato, (funzione ricreazionale).
Le attività sono svolte mediante convenzione con l’Università degli Studi di Catania – Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente (Di3A) che si occuperà delle attività di campo (on farm) e il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Cerealicoltura e Colture industriali con sede in Acireale (CREA – CI) che si occuperà dell’attività di laboratorio sugli sfarinati e provvederà alle prove di panificazione.