Il 21 giugno del 2013 l’Etnaviene iscritta nella World Heritage List per il criterio VIII, a Phnom Pehn nell’ambito della trentasettesima sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale Unesco, con la partecipazione di oltre 180 paesi, diventando così il quarto sito naturale italiano a far parte dei “Patrimoni dell’Umanità”. Quali sono state le conseguenze attinenti ai flussi turistici correlate a tale riconoscimento?
Il monitoraggio dei flussi turistici, condotto dal Parco dell’Etna e dall’Università di Catania nell’ambito del tirocinio del brillante Dott. Alfredo Pasqualino, ha riguardato principalmente l’esame dei dati dal 2011-2016, e ha aggiornato lo studio già presentato con il documento di candidatura, concernente il decennio 2001-2010. L’ analisi dei dati sui flussi turistici nei comuni del Parco dell’Etna ha in particolare mirato a comprendere l’impatto del riconoscimento UNESCO sull’andamento di tali flussi.
La struttura dello Studio (disponibile in italiano e in inglese) si concentra sul confronto degli arrivi e delle presenze (italiani e stranieri), evidenziando i periodi pre e post iscrizione del sito naturale “Monte Etna” nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO, raffrontati con l’andamento dei flussi nella città metropolitana di Catania, nell’intera regione Sicilia e focalizzando l’attenzione sui due versanti (Nicolosi e Linguaglossa), in cui si trovano le strutture di risalita alle quote sommitali.
Assumendo come ipotetica linea di demarcazione l’anno 2013, lo studio mostra che gli arrivi e le presenze, nel triennio che va dal 2011-2013, sono in diminuzione rispettivamente per circa il 16,13% e per il 26,56%. Nei tre anni successivi (2014-2016) essi aumentano invece del 49,55% circa (arrivi) e del 16,43% (presenze). Questi dati assumono maggior rilievo, in quanto in controtendenza rispetto al flusso turistico della Città Metropolitana di Catania, che mostra un aumento di circa il 36,60% (arrivi) e di circa lo 0,16% (presenze) nel triennio 2011-2013. Nel triennio 2014-2016, Catania ha registrato una variazione negativa corrispondente al -4,20% circa per quanto riguarda gli arrivi e -12,21% in riferimento alle presenze.
Nel focus elaborato per Nicolosi e Linguaglossa i grafici mostrano una crescita esponenziale del flusso turistico complessivo su entrambi i versanti, che hanno registrato una variazione positiva rispetto agli arrivi di circa il 70,25% (a Nicolosi) e di circa il 114,49% (a Linguaglossa). Il 63,83% (a Nicolosi) e il 152,53% (a Linguaglossa) sono le variazioni positive che si riferiscono alle presenze.
Considerando un intervallo di tempo più ampio di 16 anni (2001-2016), l’andamento del flusso turistico nell’area del Parco dell’Etna mostra un’instabile trend crescente, dove gli arrivi crescono costantemente, per poi diminuire nel 2013 raggiungendo infine, un picco massimo nel 2016. Le presenze seguono l’andamento degli arrivi, ma nel 2013 decrescono più decisamente degli arrivi.
All’interno dell’analisi sono riportati anche ulteriori dati riguardanti la permanenza media dei turisti in termini di giorni ed altri trend inerenti i bus and car tickets nell’area di Nicolosi Nord.
L’analisi e l’elaborazione dei grafici sono basate sui dati relativi al turismo della Città Metropolitana di Catania, della regione Sicilia e del comune di Nicolosi.