Monti Sartorius

Nel gennaio 1865, a quota 1700 sul versante Nord-Est del Vulcano, si formò un complesso di tre coni piroclastici di dimensione maggiore ed altri minori. Dalle loro basisi sversò un vigoroso flusso lavico che giunse fino a quota 850, coprendo un’ampia area boschiva e brani di superfici laviche più antiche. L’eruzione ebbe termine nel giugno…

Lapide Malerba

Lungo il bordo della Serra del Salifizio, a quota 2046 m s.l.m., a breve distanza del punto dove il Sentiero 704 completa il suo tratto in salita e consente l’affaccio sulla Valle del Bove, si scorge una lapide che, oltre a ricordare a tutti come una banale distrazione può portare ad una tragedia, costituisce un…

Monte Egitto

Il nome deriva probabilmente dal nome utilizzato dalle popolazioni locali “Munticitto” (piccolo monte). Si trova nel territorio di Bronte, è compreso nella zona “A” di riserva integrale del Parco dell’Etna e, dal 2013, anche Sito UNESCO “Monte Etna”. E’un piccolo cono eruttivo secondario, completamente circondato da colate, di rilevante importanza per il patrimonio naturalistico e…

Bocche 1928

Nel cuore del bosco della Cerrita,sono facilmente raggiungibili con una breve deviazione dal Sentiero delle Ginestre (sentiero 732), due km a nord di contrada Magazzeni. le Bocche del 1928 testimoniano gli eventi di quell’anno che portarono alla scomparsa dell’antico abitato di Mascali.  In soli diciotto giorni furono emessi circa 43 milioni di metri cubi di…

Monte Serra Pizzuta Galvarina

Serra Pizzuta Galvarina è un cono di scorie vulcaniche, forse nato nel XII secolo d.C., che si trova a quota 1600 circa, ben in vista sia per chi percorrere la S.P. 92 che congiunge il Rifugio Sapienza con Zafferana Etnea, sia per chi sale da Pedara lungo la cosiddetta Strada del Salto del Cane, che…

Nuova Gussonea

Sull’Etna, e in maniera particolare nella “core zone” (zona A del Parco naturale dell’Etna) del Sito UNESCO “Monte Etna”, la vegetazione è molto singolare a causa delle particolari condizioni ambientali. L’attività del vulcano con frequente produzione di materiale piroclastico e di nuove colate laviche; le condizioni del clima che rende più lenti i processi dinamici…

Betulla di Monte Santa Maria

Si trova lungo la pista alto montana in prossimità del rifugio di del bivacco di Monte Santa Maria, nel Comune di Randazzo. E’ sul sentiero 701 SI, in zona “A” di riserva integrale del Parco dell’Etna e, dal 2013, anche zona “cuore” del Sito Patrimonio dell’Umanità. E’ probabilmente la più grande Betulla dell’Etna quindi il…

Castagno Nave o di Sant’Agata

Si trova all’interno di una proprietà privata nel comune di Mascali fuori dal territorio del Parco. L’albero presenta una ceppaia rialzata con un unico fusto che sembra lo scafo di un veliero (ecco perché è chiamato Castagno della Nave) da cui si dipartono tre polloni principali, il più grande ha una circonferenza di 4 m,…

Albero Monumentale Il Leccio

Questo importante Leccio è posto lungo il Sentiero 704 SI, tra Monte Tondo e Monte Fior di Cosimo, dove si incontra il bivacco “Capanna del Ghiro”. Si trova nel comune di Zafferana Etnea, in zona “A” di riserva integrale del Parco dell’Etna e, dal 2013, anche zona “cuore” del Sito Patrimonio dell’Umanità. Inoltre ricade all’interno…

Ilice di Carrinu

L’ilice di Carrinu, o di Pantano, è uno degli alberi più belli e affascinanti dell’Etna. Si tratta di un leccio (una quercia a foglia persistente) secolare che vive da oltre 700 anni sulle pendici orientali dell’Etna, in zona “B” di Parco. Ha dimensioni impressionanti per un leccio, i rami sono contorti e lunghissimi, il tronco…

Castagno dei 100 Cavalli

Il Castagno dei cento cavalli è senza dubbio l’albero più famoso dell’Etna. Ha un’età stimata tra i 2000 e i 4000 anni ed è uno degli alberi più grandi e antichi del mondo. Deve il suo nome ad una leggenda: pare che la regina Giovanna I d’Aragona e i suoi cento cavalieri abbiano trovato riparo…

Case Pietracannone (PB16)

Dalle Case Pietracannone ( quota m. 1.150), Punto base 16 per l’escursionismo del Parco, purtroppo attualmente non utilizzabile per la necessità di ulteriori opere di recupero a causa di pregressi danneggiamenti vandalici, sono accessibili i sentieri 732SdG e 724SI. Prima di intraprendere i percosi, non deve mancare una veloce sguardo alla roccia a forma di…