786 – 786B / Belpasso – Monte Manfrè – Pista 701

Informazioni

lunghezzaLunghezza
18 km
dislivelloDislivello massimo
1200 m
percorrenzaTempo di percorrenza
8-9 ore
difficileDifficoltà
medio/E
percorribilitàPercorribilità
ottima (trekking/bici)
partenzaPunto di partenza
arrivoPunto di arrivo
Sentieri intercettatiSentieri intercettati
1
GrotteGrotte
2
RifugiRifugi
2

Descrizione

Il percorso comincia dalla periferia dell’abitato di Belpasso, a quota 520 m s.l.m., e consente di raggiungere le pendici di Monte Manfrè (1460 m s.l.m.), dove è ubicato un rifugio di proprietà comunale, a quota 1325 m s.l.m. Grazie al suo sviluppo di circa 14 km in direzione delle aree sommitali dell’Etna, è possibile cogliere la progressiva mutazione del paesaggio che, lasciato l’ambito urbano, attraverso mulattiere e viottoli segnate dagli immancabili muretti in pietra lavica a secco, attraversa dapprima una campagna utilizzata fino ai nostri giorni per la coltivazione di vigneti e frutteti, accompagnata da vistosi filari di fichidindia, per entrare poi nella fascia etnea di media montagna, caratterizzata da querceti e poi da rimboschimenti a pino laricio. Numerosi i siti di interesse cui si passa vicino, tra cui “l’Ampudda di Piscitello”, testimonianza di un rivolo d’acqua esistente prima della colata lavica del 1669, la Terrazza della Regina e la Grotta dell’Angela. Monte Manfrè riserva invece al suo interno la sorpresa di una profonda fessura dove cresce una florida colonia di pioppi. Il sentiero 786B è una prosecuzione del 786, ma può essere imboccato autonomamente partendo dal Rifugio di Monte Manfrè, nei pressi della Strada Provinciale 92. Si aggira dapprima da ovest del monte, immergendosi nel suo caratteristico bosco di querce, per attraversare, successivamente, uno dei bracci lavici dell’eruzione del 1983 che ha devastato buona parte dei boschi della zona presenti in precedenza. Ci si immerge quindi in un’area boschiva costituita dapprima da alberi di castagno, poi, salendo di quota, da querce e ginestre ed infine, da una splendida pineta ad alto fusto. Si prosegue ancora fino ad arrivare nei pressi del Rifugio Ariel e subito dopo si raggiunge il cancello d’ingresso del Demanio Filiciusa Milia da cui parte la Pista Altomontana.