712 / Fontana Murata – Pista Altomontana

Informazioni

lunghezzaLunghezza
8.71 km
dislivelloDislivello massimo
600 m
percorrenzaTempo di percorrenza
2-3 ore
difficileDifficoltà
medio/E
percorribilitàPercorribilità
ottima (trekking/bici)
partenzaPunto di partenza
arrivoPunto di arrivo
Sentieri intercettatiSentieri intercettati
1
GrotteGrotte
0
RifugiRifugi
3

Descrizione

Il percorso parte al bivio Fontana Murata ubicato lungo la Strada Statale Occidentale Etnea altrimenti detta S.S. 284. Esso si trova nel territorio comunale di Maletto, a quota 1218 m s.l.m., ed è percorribile sia a piedi che, in alternativa, con i propri mezzi sino al cancello di ingresso nel Demanio Forestale Boscochiuso, dove sorgono le omonime case di proprietà dell’Azienda Foreste Demaniali. Ad esse si accede dal km 8 della Strada Statale 284 seguendo la carrareccia comunale che si volge in direzione sud-est, guadagnando rapidamente quota. Lungo tale strada è ubicata anche un’area attrezzata del Parco denominata “Poggio Monaco”. Dalle Case Boscochiuso/Pappalardo, con un percorso di circa 8 km, superando un dislivello di 408 metri, si raggiunge la Pista Altomontana a quota 1626 m s.l.m., potendo così proseguire l’escursione verso nord o verso sud. Il percorso è costituito da una stradella ad uso forestale, che si svolge in un territorio risparmiato da colate laviche recenti e perciò interamente coperto da alberi ad alto fusto costituiti da varie specie di querce nella parte inferiore in cui si imposta un clima più tiepido, mentre nella parte superiore è sempre più frequente la presenza di maestosi faggi. Il tracciato attraversa uno dei boschi più estesi presenti nell’area etnea caratterizzato dalla numerosa presenza di varie specie di funghi, che ne stimola la ricerca agli appassionati durante il periodo invernale. Trovandosi nella parte più occidentale del parco, risulta una delle zone meno antropizzate e più preservate del territorio tanto da rientrare nella cosiddetta “buffer zone” Unesco del Parco dell’Etna, ovvero la zona di riserva generale. Per tale caratteristica, tale zone è stata anche oggetto di studio sulla fauna locale relativamente la presenza del gatto selvatico dell’Etna, di cui ne sono stati accertati alcuni avvistamenti.