Circa 130 mila anni fa, dove oggi c’è la Valle Calanna, si manifestò una nuova attività eruttiva, diversa dalla precedente: cambiarono la provenienza dei magmi e le loro caratteristiche chimiche e fisiche. In migliaia di anni si formò un Vulcano molto esplosivo; l’Etna che vediamo oggi non esisteva e diversi edifici vulcanici, decisamente più bassi dell’Etna attuale, caratterizzavano l’area che da Zafferana Etnea, attraverso Tarderia, arrivava fino alla zona costiera. La geografia della Sicilia era infatti profondamente differente: si alternarono periodi di glaciazione e interglaciali. Durante la glaciazione emersero “corridoi” di terre emerse che consentirono il passaggio di molti animali tra la Sicilia e Malta.
Filmato Lis130.000 anni fa
Un antico vulcano molto esplosivo
Descrizione
Approfondimenti
Nei periodi interglaciali caldi il livello del mare risaliva determinando l’isolamento e causando la comparsa di un piccolo elefante (Elephas mnaidriensis), alto circa 2 metri, un po’ più grande del suo predecessore ormai estinto (P. Falconeri), di un ippopotamo nano (Hippopotamus pentlandi) e del piccolo cervo rosso (Cervus elaphus siciliae).
Elefanti e ippopotami erano presenti soprattutto lungo la fascia costiera, dagli Iblei alle catene montuose settentrionali. Filmato LIS
Oggi, l’area nella quale si trova il Monte Calanna, ormai definitivamente spento, é coperta dalle colate laviche dell’eruzione iniziata nel dicembre del 1991 e durata 473 giorni. Migliaia di piccole e medie scosse di terremoto, precedettero e seguirono un’intensa attività esplosiva e diedero origine ad una delle più imponenti eruzioni laterali degli ultimi 325 anni, ricordata anche per gli interventi di Protezione Civile.
Queste lave ricoprirono completamente la Valle Calanna, che fino ad allora ospitava boschi e frutteti. In quell’area c’era anche un abbeveratoio utilizzato dai pastori che pascolavano le greggi. Filmato LIS